Percezione del rischio e consumi, come si presenta il mercato italiano durante l’emergenza COVID-19.

In periodo di quarantena la cosa migliore da fare per impegnare il proprio tempo è raccogliere informazioni, analizzare e ragionare, fare marketing in poche parole.

Quello che tutti si chiedono è “Come cambierà la nostra vita dopo l’emergenza COVID-19?” ma non tutti hanno a disposizione dati utili a svolgere un ragionamento concreto, in questo post si vuole ragionare insieme su quello che è l’impatto sulla percezione del rischio e le conseguenza sulla modifica degli stili di vita del mercato italiano e lo facciamo utilizzando un report è stato elaborato dalla The Fool sulla base dei dati di una custom-survey di GlobalWebIndex.

I risultati vengono da un’intervista che copre diverse aree ed è stata somministrata a un campione di 1.000 utenti internet italiani divisi per gender, generazioni, low e high income.

Quello che possiamo riassumere è riportato di seguito:

IL LIVELLO DI ALLARME è alto in particolare per le fasce d’età più adulte e le donne sembrano essere ancor più in ansia per la situazione.

DURATA DELL’EPIDEMIA la visione prevalente è che il tutto dovrebbe risolversi in Italia nell’arco di 5 mesi, anche se qualcuno pessimisticamente risponde 1 anno ed anche di più. A livello mondo le percentuali che vanno ad 1 anno e anche oltre salgono ulteriormente.

LIVELLO DI OTTIMISMO gli italiani presentano un livello di ottimismo medio-alto.

LIVELLO DI CONSENSO generalmente gli italiani sono soddisfatti di come stia agendo il governo per arginare la diffusione del contagio da COVID-19, il punteggio più basso ce l’hanno i comportamenti dei concittadini che cercano in ogni modo di eludere la quarantena imposta ed i social media che non hanno istituito una qualche taskforce per bannare le fake news.

CAMBIAMENTO NEGLI STILI DI VITA era scontato che prevalentemente si utilizzino di più piattaforme di messaggistica, si guardi più TV e film in streaming, oltre che utilizzare i social network. In particolare si stà riscoprendo il piacere di cucinare a casa e condividere il tempo con i propri familiari stretti, la radio non riscuote gran successo, così come pochi sono quelli che stanno approfittando della quarantena per utilizzare i social network in modo attivo, come caricare video, lo sharing…la condivisione è l’attività prevalente.

COMPORTAMENTI D’ACQUISTO tutto ciò che è cultura dal vivo e turismo si è praticamente bloccato, la maggioranza degli intervistati dichiara di rimandare tutto alla fine dell’epidemia o addirittura di non sentirne la necessità.

SPORT ED EVENTI tutti concordi con lo stop ed il rinvio al post COVID-19 una buona parte è anche d’accordo con l’assistere in steaming a concerti, eventi sportivi e spettacoli teatrali.

RUOLO DEI BRAND tutto ciò che è online esiste, l’offline è in forte crisi nonostante sia opinione condivisa che le attività commerciali al dettaglio siano state chiuse giustamente.

IMPATTO SULLA FINANZA E L’ECONOMIA gli intervistati si spaccano quasi a metà tra chi prevede un impatto piccolo ed irrilevante e chi invece un impatto grande ed anche drammatico. Gli intervistati sembrano comunque essere più preoccupati per le finanze familiari più che sull’economia nazionale.

Inutile fare previsione su quale sarà la sorte della nostra economia dato il momento di forte incertezza sul futuro, sicuramente ognuno dovrà rivedere il proprio business anche in riferimento ai bisogni emergenti del mercato italiano e probabilmente globale: domanda crescente di intrattenimento domestico e di servizi collegati alla distribuzione di merci in modalità smart, oltre che una latente necessità di autoimprenditorialità.

La domanda di prodotto interno al mercato nazionale non potrà che aumentare in ogni settore ed in particolare in quelli attualmente più penalizzati, uno su tutti il turismo (a discapito però dell’attuale livello di incoming proveniente dall’estero). L’industria della cultura deve necessariamente digitalizzarsi e prevedere fonti di guadagno alternative alla comune “poltrona a teatro” o “posto al cinema”, così come chi opera nell’alimentare deve necessariamente rivedere il modello di business collegato all’acquisto e alla logistica delle merci.

Tu che pensi, usciremo dalla crisi economica imminente? Ne uscirai tu personalmente con la tua attività?

Se può servire una consulenza legata al marketing e la comunicazione o un supporto alla digitalizzazione della tua impresa, contattaci ed iniziamo da subito.

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